Il Vermouth di Torino 

Bianco, Ambrato,
Rosato o Rosso

Il Vermouth di Torino viene classificato in base al colore (Bianco, Ambrato, Rosato o Rosso) e alla quantità di zucchero impiegata nella sua preparazione.

Può essere, quindi, extra secco o extra dry per prodotti che contengono meno di 30 grammi di zucchero per litro, secco o dry per vermouth con meno di 50 grammi per litro, e dolce per quelli con un tenore di zuccheri pari o superiore ai 130 grammi per litro.

Il disciplinare che tutela il Vermouth di Torino prevede anche la tipologia Vermouth Superiore che si riferisce a prodotti con un titolo alcolometrico non inferiore a 17% vol., realizzati con almeno il 50% di vini piemontesi e aromatizzati con erbe – diverse dall’assenzio – coltivate o raccolte in Piemonte.

Gli ingredienti

Protagoniste del Vermouth di Torino sono le piante che appartengono al genere Artemisia ed in particolare le specie A. absinthium e A. pontica coltivate o raccolte in Piemonte.

La base è composta da vino bianco, rosato o rosso, aromatizzato con un blend di estratti naturali ottenuti da una ricchissima tavolozza di erbe e spezie.

La dolcificazione può essere data da zucchero, mosto d’uva, zucchero caramellato o miele. Il colore ambrato si ottiene, esclusivamente grazie all’aggiunta del caramello.

Il metodo di produzione

Requisito fondamentale per la produzione del Vermouth di Torino è la qualità del vino: bianco o rosso, deve avere struttura e la giusta acidità per sorreggere gli aromi e bilanciare lo zucchero.

Una volta selezionato il vino, vengono aggiunti gli estratti, costituiti da erbe aromatiche, spezie, fiori, semi, radici e cortecce, precedentemente messi in infusione in una soluzione idroalcolica per 15-20 giorni. Questi vengono poi miscelati con lo zucchero e il vino e lasciati a maturare in vasche di affinamento.

Infine, una volta filtrato, si procede con l’imbottigliamento del Vermouth di Torino.

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